La festa di primavera (春節, m: Chun Jie), nota come il capodanno cinese è così chiamata perché cade nel primo giorno di primavera secondo il calendario lunare cinese. Viene celebrata in molti paesi dell’Estremo Oriente in particolare Cina, Corea, Mongolia, Singapore, Malaysia, Nepal, Bhutan, Vietnam e Giappone. Secondo la tradizione, la festività dovrebbe culminare al quindicesimo giorno, noto come la Festa delle Lanterne o Yuàn Xiào Jie (元宵节), ma i giorni festivi sono stati ridotti a sette.
Mitologia
La notte dell’ultimo giorno dell’anno, chiamata Chù Xi Ye (除夕夜), è la notte in cui il mostro Xi esce dalla sua tana per mangiare gli esseri umani, per poi riassopirsi all’alba del secondo giorno. La gente per sfuggire dalle grinfie del mostro, si rinchiude in casa per consumare il Niàn Yè Fàn (年夜饭), ovvero l’ultimo pasto dell’anno. Prima di mangiare si deve pregare ed offrire dei tributi agli antenati per ottenere la loro protezione affinché si possa sopravvivere la notte. Solitamente dopo cena nessuno osa dormire per paura di non risvegliarsi più, così è nata l’usanza di trascorrere tutta la notte a chiacchierare insieme. Date le innumerevoli comparse del Xi, il popolo cinese, col tempo, ha appreso che questo mostro ha paura del colore rosso, del fuoco e dei rumori forti. In virtù di ciò hanno cominciato ad appendere i Hong Chun Liàn (红春联 – pergamene rosse della primavera) sul portone principale di casa, accendere falò e far scoppiare petardi per spaventarlo. In altre versioni del mito il mostro è chiamato Niàn (年), lo stesso nome di “anno” in cinese. Dalla morfologia di questo mostro simile ad un leone è nata la famosa Danza del Leone, popolare in tutto il mondo.
Pergamene della primavera (Chun liàn)
Le pergamene solitamente sono rosse e vengono appese in coppia sul portone principale di casa ed ognuna recita una frase d’augurio. Hanno la caratteristica di essere simmetriche, perciò entrambi i lati devono avere lo stesso numero di caratteri e devono contenere allitterazioni per migliorare l’eufonia. Questa usanza è cominciata dal periodo della dinastia Song, quindi all’incirca un millennio fa.
Sifu Niccolò Russo
Nella foto da sx Pietro Arfelli, Sifu Niccolò Russo e il Dott. Wang Yunlong.
Si ringrazia il Dott. Wang Yunlong, del Centro Culturale Italo-Cinese di Ravenna e allievo della Scuola di Ravenna, per la preziosa collaborazione nella stesura di questo articolo.