La Danza del Drago (舞龍, m: Wu Long, c: Mou Lung), è una delle danze tradizionali cinesi più famose praticate in ambito marziale, assieme alla danza del leone e quella dell’unicorno.
Nonostante il drago sia un simbolo mitologico ed esoterico millenario nella cultura cinese, la storia e la pratica della Danza del Drago ha inizio nella dinastia Han (206 a.C. al 220 d.C), come rito di buon auspicio per avere una stagione ricca di piogge e campi rigogliosi. Il drago, infatti, è uno spirito/divinità legata all’acqua.
Le prime realizzazioni del drago erano in argilla ed erano molto diverse da quelle recenti. Solo nella dinastia Song (960 – 1279 d.C.) la Danza del Drago si è evoluta mediante l’uso di lanterne di stoffa o di carta contenenti candele, che potevano essere fatte ballare dagli artisti, molto più simili ai draghi usati nelle danze di oggi.
Nelle danze odierne il corpo del drago, in genere di stoffa sintetica, è mosso mediante bastoni in bambù o alluminio in numero dispari (in genere 9, numero fortunato cinese, o 7). La coordinazione tra i danzatori deve essere massima per ricreare la sinuosità del corpo di un drago, soprattutto colui che muove la testa deve essere in perfetta armonia con la coda. Un ulteriore ruolo cardine è il danzatore centrale del drago, fondamentale nelle manovre e negli spostamenti, per evitare che il drago si intrecci nei repentini cambi di marcia.
L’obiettivo della danza è ricreare la costante ricerca del drago della saggezza, simboleggiata da una sfera/perla manovrata da un ulteriore danzatore. Il drago si impegnerà lungo tutta la danza per riuscire a catturare la sfera. La coreografia della danza può variare considerevolmente, da semplici esibizioni in cui gli artisti fanno ondeggiare il corpo del drago da un lato all’altro, a tecniche in cui i ballerini devono saltare parti del drago o della perla o disporsi in posizioni di forza mediante le abilità del Kung Fu.
Esistono inoltre draghi più grandi, usati nelle sfilate nelle vie delle città. Essi non compiono intrecci o acrobazie ma vengono usati solo in parata.
Si crede che anche il colore del drago abbia il suo significato: il drago verde rappresenta garantisce un buon raccolto, il drago rosso simboleggia l’eccitazione e la celebrazione ed è comunemente usato nelle cerimonie taiwanesi, i draghi d’oro e d’argento portano prosperità, mentre i draghi gialli sono collegati all’idea di impero.
La musica della Danza del Drago è diversa da quella della Danza del Leone e vengono usati piatti, gong e tamburi di dimensioni diverse. La musica ricorda maggiormente quella del teatro dell’opera di Pechino. Il tamburo ha il difficile compito di mantenere rullate in ottave o in sedicesimi per tempi a volte lunghi, mentre il gong e i piatti lavorano in alternanza, uno sul levare dell’altro.
Ad oggi vengono praticate anche gare di Danza del Drago, ma la nostra scuola preferisce un approccio più tradizionale, esibendosi in sagre di paese o eventi sportivi e non.


