Nel panorama del kung fu si distinguono genericamente, in linea teorica, due correnti di pratica quella cosiddetta appartenente alla Scuola esterna (waijiaquan, 外家拳), e quella appartenente alla cosiddetta Scuola interna (neijiaquan 内家拳).
Questa distinzione tra scuola esterna e scuola interna compare per la prima volta nell’ “Epitaffio a Wang Zhengnan” (Wang Zhengnan fu王征南傅), scritto dal letterato anti-manciù Huang Zongxi 黄宗羲 (1610-1695) come iscrizione tombale per la morte di Wang Zhengnan 王征南 (1617-1669), maestro del figlio Huang Baijia 黄百家.
Nell’epitaffio si elogia la scuola interna, risalente ai monti Wudang e all’eremita taoista Zhang Sanfeng 张三丰, che con le sue raffinate tecniche di combattimento basate sui principi della cedevolezza taoisti, si oppone all’aggressiva scuola esterna del monastero di Shaolin.
Dopo l’epitaffio, i manuali di arti marziali cominciarono a indicare il tempio di Shaolin come luogo di nascita della boxe cinese in generale, mentre identificarono Zhang Sanfeng come patrono delle arti della scuola interna.
Questa distinzione, apparentemente fittizia, riflette in realtà una differenza nei metodi di pratica successivi.
Le arti marziali interne attuali privilegiano il rilassamento, la cedevolezza e la fluidità, come mezzi per lo sviluppo della forza e delle qualità marziali, e inoltre presentano una progressione nel raffinamento del qi in accordo ai principi dell’alchimia taoista; le arti esterne invece pongono maggiormente l’accento sullo sviluppo fisico e su un’atteggiamento offensivo per avere un’efficacia più immediata in combattimento, raffinando in seguito la qualità della forza.
Resta comunque una distinzione generale, in quanto vi sono molti sistemi che si collocano a metà tra le correnti e che comprendono sia quella visione interna che esterne a differenza di coloro che si definiscono prettamente come scuola interna o esterna, inoltre vale il principio che al vertice ultimo della pratica le finalità delle arti esterne e quelle delle arti interne convergono.
Nel nostro sistema la pratica interna si studia con il Min Loi Ciam (Ago avvolto nel cotone), un set di movimenti lenti fluidi morbidi e rilassati.
In questa rubrica tratteremo alcuni aspetti della pratica interna del nostro sistema.
La rubrica è a cura di Sifu Andrea Brighi