Questo non è un post dedicato al pakhokpai, è un post per tutti coloro che credono nello studio e nella trasmissione delle arti marziali tradizionali cinesi.
Oggi Andrea Brighi ha pubblicato un libro, aquistabile su Amazon:
Taijiquan – Compendio sugli stili Chen e Yang: Radici comuni e loro trasmissione
Questo libro è composto da una serie di interviste e da una ricerca specifica che Andrea Brighi e Gianluca Ballarin hanno fatto in 10 anni di lavoro insieme, raccogliendo interviste, facendo ricerche e prendendo appunti sulle arti marziali interne.
Come dice Andrea nel messaggio che ha condiviso oggi:
“Perché l’ho pubblicato?
Perché desideravo rendere omaggio al mio grande amico Gianluca, per me Xiongdì, e al suo impegno nella diffusione e pratica delle arti marziali tradizionali cinesi.
Gianluca oggi è in sedia a rotelle a seguito di un ictus devastante nel 2017.
Comprando questo libro contribuirai anche tu ad aiutare un po’ Gianluca.
Il ricavato delle vendite verrà devoluto a favore del “Comitato gli Amici di Jedi”, nato appositamente per sostenere e aiutare Gianluca nella sua difficile condizione.”
Crediamo che l’acquisto di questo libro rappresenti molto di più:
- rappresenta la volontà di fare in modo che la dedizione e la passione di Gianluca non si fermino, fino a che le persone lo leggeranno, Gianluca continuerà ad essere parte attiva del panorama marziale, contribuendo con la condivisione delle sue ricerche al percorso di ognuno;
- rappresenta il rispetto che ogni artista marziale, maestro o allievo che sia, ha o dovrebbe avere verso la conoscenza;
- rappresenta il superamento delle identità: non c’è differenza tra pratiche interne e pratiche esterne, tra uno stile e l’altro, quando tutto è mosso dall’ Amore e dal rispetto.
Il libro è acquistabile qui: https://amzn.eu/d/iVrSZlG
Permettiamo a Gianluca di continuare a condividere la sua esperienza.
Di cosa parla:
“Questo compendio è uno spaccato di un lavoro molto più ampio di ricerca condotto da Gianluca Ballarin prima e poi portato avanti insieme durante la nostra stretta collaborazione per la rivista di arti marziali tradizionali cinesi, la “New Martial Hero Magazine”, che ha gestito Andrea Brighi per 10 anni. Scopo del libro è ripercorrere la storia del taijiquan rintracciandone le origini nel substrato culturale taoista in cui il taijiquan ha preso forma, evidenziando gli elementi storici e le problematiche socio-culturali che non hanno permesso una percezione univoca della sua storia e identità, cercando parallelamente di rintracciare la matrice comune alle attuali differenziazioni stilistiche. In quanto espressione della cultura tradizionale cinese, il taijiquan si origina nelle comunità locali, fortemente permeate dal taoismo, dove il gong fu (“azione meritoria”), non indica solo le arti marziali per la difesa del territorio, ma indica ogni attività che trasformi i soffi (qi) dell’individuo, i quali, attraverso il rituale, vengono ridistribuiti a favore della comunità.Riferendoci alle due teorie principali sull’origine del taijiquan; la famiglia Yang sostiene che fu creato dall’eremita taoista Zhang Sanfeng dei monti Wudang, e che fu trasmesso alcuni secoli dopo a Chen Changxing della famiglia Chen, verso la fine del XVIII secolo; la famiglia Chen sostiene l’origine all’interno della famiglia stessa, ad opera del famoso guerriero Chen Wanting che alla fine della dinastia Ming reinterpretò lo stile Shaolin paochui del clan alla luce dei principi taoisti, dando vita al taijiquan.”