Ecco un breve articolo sulla mia prima esperienza nel torneo nazionale di Shuai Jiao organizzato dal maestro Antonio Langiano della scuola di Termoli.
Come prima cosa vorrei spiegare di cosa si tratta.
Lo Shuai Jiao è un arte marziale di lotta che prevede l’uso di leve e proiezioni. A differenza del Judo e altri stili orientali di lotta, lo Shuai Jiao viene studiato tramite i taolu e i vari fondamentali di gambe e braccia, non è tanto diverso dal Kung Fu da questo punto di vista (ribadendo il fatto che tutto può essere Kung Fu).
L’ abbigliamento utilizzato è una giacca a mezze maniche trapuntata aperta sul petto, il tutto legato con una cintura di stoffa, e relativi pantaloni.
Adesso posso partire nel raccontare la mia esperienza.
6 Aprile 2024
Una volta raggiunta la destinazione del torneo a Merate insieme al mio istruttore Samy Berjaoui, siamo stati subito accolti dal primo allievo del Maestro Langiano, il Maestro Alessio Pasciulli e accompagnati in albergo per il check-in. Dopo aver depositato armi e bagagli abbiamo provveduto a fare la registrazione delle varie categorie di peso. In fine abbiamo fatto un riscaldamento / ripasso generale.
7 Aprile 2024
Sveglia e colazione alle 7:30 – il torneo inizia alle 9:00.
Parte subito la mia categoria, dopo vari incontri arriva il mio turno;
l’emozione e l’adrenalina sono a 1000, finalmente è la mia occasione per mettermi in gioco e sfidare la mia tempra ( devo dire che le mie formazioni e studi passati sui duelli di spada in armatura, più la mia abilità sul Kung fu si sono rivelati molto utili ) partendo dal fatto che ho iniziato a studiare questa arte da un annetto, non mi sono fatto trovare impreparato, la volontà c’era e l’espressione del mio Pak Hok si è fatta viva.
Ovviamente non è tutto rose e fiori, sono ancora un dilettante nel Shuai Jiao;
non ho esperienza e la tecnica era sporca, infatti ho esagerato nel giocare le mie cartucce tutte subito.
Mi sono ritrovato senza fiato, quasi da vomitare l’anima.
Non era comunque un problema, si lotta fino alla fine e con onore.
So che sembra esagerato, ma mi sono sentito vivo!
Finalmente l’ottavo con gente più in gamba di me.
In conclusione, ho preso tante di quelle mazzate, ma non mi sono mai dato per vinto e non ho regalato vittorie facili. Qualche punto l’ho messo anche a segno superando le mie aspettative. La determinazione mi è stata vicina.
Un ringraziamento speciale lo voglio dedicare al mio primo istruttore Pietro Paolo De Montis (mio primo istruttore di Shuai Jiao) che mi ha avvicinato a questa meravigliosa arte, al mio secondo istruttore Samy Berjaoui (diretto allievo del Maestro Antonio Langiano). Un ringraziamento speciale va anche al Maestro Langiano e alla sua punta di diamante il Maestro Alessio Pasciulli.
In fine e non per ultimo il mio Sifu Andrea Brighi. La sua formazione e trasmissione hanno fatto di me quello che sono ora.
Grazie.