Le origini del nostro stile si collocano in Tibet, non per questo possiamo considerare che lo stile sia
del tutto tibetano, anzi di fatto ha avuto molteplici contaminazioni dal momento in cui venne
divulgato in Cina, ma si è portato dietro alcuni aspetti, principi, riti e tradizioni appartenenti al Tibet.
Per senso di appartenenza alla regione di nascita dello stile, o di distinzione rispetto ad altri stili
chiamati gru bianca, all’interno del logo della scuola del M° Cheung Kwok Wah si possono
identificare due elementi caratteristici che uniscono insieme sia l’aspetto di origine Tibetana sia
l’aspetto della sua diffusione in Cina.
Sullo sfondo del logo è stilizzata una Ruota composta da 12 elementi a rappresentare la Ruota
della vita (o anche Ruota del divenire), condizionata dal karma, che rappresenta il Samsara (ciclo
delle esistenze o ciclo delle reincarnazioni) nell’iconografia Buddista Tibetana, cioè il ciclo di
nascita, vita, morte e rinascita.
Nella Ruota della vita tradizionale tibetana sono esposti i principi dei tre veleni, dei sei mondi e dei
dodici elementi della produzione dei fenomeni legati all’esistenza secondo la logica di causa ed
effetto.
Diffusa sia nel buddhismo Theravada che Mahayana e Vajrayana, viene solitamente dipinta sui
muri dei templi e serve come supporto visivo all’insegnamento di base.
Non mi addentrerò nel significato profondo, nei principi e negli aspetti filosofici in questo articolo,
mi soffermerò principalmente sulla composizione e sul contenuto della Ruota.
I tre Veleni sono l’attaccamento rappresentato dal pavone, l’avversione rappresentato dal
serpente, l’ignoranza rappresentata dal maiale.
Osservando la figura tradizionale possiamo vedere che i tre veleni sono al centro della Ruota e i
tre animali si mordono la coda a vicenda, ciascun veleno infatti alimenta gli altri.
I sei Mondi o Reami sono i luoghi nei quali può avvenire la rinascita ciclica dell’esistenza e
rappresentano i Reami degli Dei, Semidei, Umani, Animali, Spiriti Affamati, Esseri Infernali
All’esterno dei sei Reami si trovano le 12 ramificazioni dell’Origine Dipendente, che rappresenta
uno dei concetti chiave della filosofia Buddista, cioè la comprensione che tutti i fenomeni sono
interconnessi in mutua interdipendenza.
Nessun essere o fenomeno esiste in sé, ma solo in relazione ad altri esseri o fenomeni.
I dodici anelli sono:
- Ignoranza
- Azione compositiva
- Coscienza
- Nome e Forma
- Sfera dei sei Sensi
- Contatto
- Sensazioni
- Attaccamento
- Bramosia
- Esistenza
- Nascita
- Vecchiaia e Morte
Questi 12 elementi sono infatti gli elementi presenti nel logo della scuola del M° Cheung Kwok
Wah a significare come il ciclo delle cause ed effetti sia di fondamentale importanza.
Uno dei punti centrali infatti delle pratiche buddhiste è l’individuazione del ciclo di cause che vanno
rimosse per giungere al nirvana.
Fonti:
Dalai Lama, I sentieri della sapienza e dell’incanto (Oscar Mondadori)
Wikipedia
Appunti personali di pratica di Buddhismo Tibetano
Sifu Andrea Brighi